Le nostre abitazioni sono ambienti in cui vogliamo ritrovare la pace e la serenità dopo una giornata vissuta tra ansie, stress e lavoro. E proprio in questi momenti il clima, il tasso di umidità e il silenzio sono fattori che poi determineranno la nostra ricarica vitale: dotarsi di un climatizzatore di qualità diventa dunque essenziale, per garantire al nostro ambiente una temperatura giusta, senza umidità e senza rumori. Vi suggeriamo alcune semplici regole per la sua manutenzione
1. Climatizzatore di qualità: istruzioni per l’uso
Sicuramente ti sarà capitato: è una giornata estremamente calda e senti di essere prossimo allo scioglimento. Afferri il telecomando del tuo condizionatore e senza pensarci un attimo imposti la temperatura al di sotto dei 20 gradi: ahhh finalmente, che frescura!
In realtà, ti sconsigliamo vivamente di farlo: perché? In questo modo, alla lunga, non garantirai più la funzionalità di attacco e stacco del compressore e incorrerai in un consumo elevato, che significa bolletta più cara! Senza contare le ripercussioni sulla salute: insomma, è estate, evita raffreddori, emicranie e mal di schiena!
Buona regola sarebbe, invece, quella di posizionare la temperatura tra i 23 e i 24 gradi, mentre nelle ore notturne ti consigliamo di utilizzare la funzione deumidificatore, che, oltre a refrigerare, toglie quella sgradevole sudorazione, abbattendo il tasso di umidità nell’aria
2. L’importanza della manutenzione
Nella gestione del trattamento dell’aria in appartamento, è fondamentale la cura a livello di igiene. Durante il periodo estivo, ogni 20 giorni ti consigliamo di estrarre i filtri dell’unità split, lavarli delicatamente solo con acqua tiepida, farli asciugare e rimontarli. Dopodiché, accendi il condizionatore e spruzza sui filtri un igienizzante che impedisca la formazione di muffe o legionella (se non sai dove trovarlo, passaci a trovare!).
3. Occhio alla condensa!
Ultimo avvertimento riguarda la condensa. A volte la produzione di acqua viene stoccata in tanichette all’esterno dell’appartamento, sotto l’unità motocondensante. È importante che il tubo inserito nel contenitore non tocchi mai la superficie dell’acqua, poiché questo potrebbe comportare una sgradevole fuoriuscita di condensa nello split all’interno. Altro consiglio: non usare i vasi con le piante come recipienti di scarico. Sappi che, in giornate particolari di alta umidità, un climatizzatore acceso per 6 ore può produrre anche 5 litri di acqua, affogando la povera pianta sulla quale hai “generosamente” posato il tubo; in più la condensa è assolutamente priva di sali minerali, quindi inutile per l’irrigazione (tutt’al più puoi riciclarla per stirare).
4. Quale climatizzatore scegliere?
Nel corso degli anni e della nostra esperienza sul campo, abbiamo affinato la ricerca di quei prodotti in grado di corrispondere alle esigenze sempre più raffinate della clientela: come azienda, siamo approdati, infine, a Mitsubishi Heavy Industries, un marchio di prestigio e di grande affidabilità.
Oltre a essere produttrice totale e non assemblatrice di parti provenienti da altre industrie, la Mitsubishi si pone a livelli di avanguardia, tra le grandi case produttrici. I prodotti della gamma sono in doppia classe A+,inverter con consumi sempre più limitati e una rumorosità degli split attestata sui 26-28 decibel.
Per individuare la potenzialità della macchina da installare, è innanzitutto importante avere chiaro l’uso che si intende farne, poiché i climatizzatori possono essere anche impiegati nel periodo invernale e ciò comporta un sovradimensionamento delle unità: è dunque necessario affidarsi a professionisti che calcolino il fabbisogno energetico per ogni singolo ambiente, un servizio che il nostro ufficio tecnico offre regolarmente e gratuitamente.