L’acqua attraversando gli strati del terreno, si arricchisce di numerosi sali minerali che ne costituiscono la salinità totale. La presenza di alcuni di questi sali quali il Calcio ed il Magnesio, ne determinano la “durezza”, principale responsabile delle incrostazioni e dei danni arrecati agli impianti idrici, alle caldaie, ai bollitori, agli elettrodomestici ed alle rubinetterie.In presenza di un’acqua con durezza superiore ai 15° francesi è buona norma installare un addolcitore, apparecchio che , per mezzo di particolari resine alimentari, trattiene i sali di calcio e magnesio, eliminando così la durezza in eccesso. L’addolcitore, definitiva soluzione al problema del calcare, semplicissimo nell’installazione e nell’uso, è costituito da un contenitore per le resine, un contenitore per il sale(necessario per la rigenerazione periodica delle resine) ed una valvola idropneumatica che, pilotata da un timer programmatore, effettua i cicli di lavaggio necessari a tenere in efficiente operatività l’apparecchio.
Disposizioni di Legge. La Legge 46/90 e le relative norme UNI 8065 prescrivono obbligatoriamente(per impianti di produzione acqua calda sanitaria con durezza temporanea maggiore di 25°f), il trattamento dell’acqua tramite addolcimento, prevedendo come dotazione necessaria:
-Valvola di Miscelazione (manuale o automatica), che permette di ottenere acqua in uscita con il grado di durezza desiderato;
-Dispositivo AD Autodisinfezione che provvede in modo automatico ad effettuare la disinfezione delle resine ad ogni rigenerazione per mantenere inalterate le caratteristiche di potabilità dell’acqua.
Riscaldando l’acqua, la durezza dà origine ad una reazione chimica con formazione di carbonato di calcio e di magnesio (calcare) e anidride carbonica. Il carbonato di calcio, precipita dando origine a incrostazioni su impianti e scambiatori mentre l’anidride carbonica prodotta, genera effetti corrosivi all’interno dell’impianto. E’ pertanto necessario in presenza di acqua dura (misurabile con l’apposito kit di durezza) trattare l’acqua mediante l’installazione di apparecchiature anticalcare ed anticorrosione quali i dosatori proporzionali. Il dosaggio di prodotto a base di polifosfato in misura proporzionale al passaggio dell’acqua (4 p.p.m.) non altera le caratteristiche di potabilità dell’acqua, mantiene solubili gli elementi che altrimenti tenderebbero a precipitare formando incrostazioni e protegge dai fenomeni di corrosione realizzando anche un notevole risparmio energetico e delle spese di manutenzione. L’installazione è tra le più semplici e si effettua a monte dell’impianto idrico, a monte di boilers, lavatrici e lavastoviglie. Disposizioni di Legge. La Legge 46/90 e le relative norme UNI 8065 prescrivono obbligatoriamente(per impianti di produzione acqua calda sanitaria con durezza temporanea maggiore di 25°f), il condizionamento dell’acqua tramite Dosatori Proporzionali.