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Dimensionamento di un circolatore per impianto termico

Il corretto funzionamento di un impianto termico per il riscaldamento di appartamenti per civile abitazione si ottiene con uno studio approfondito dell’apporto calorico necessario per innalzare la temperatura del fluido circolante in relazione alla struttura dell’edificio come lo spessore dei muri, l’intercapedine, le finestre con o senza doppi vetri camera, le coibentazioni dei tetti e il tipo di impianto radiante, cioè se con pannelli posti sul pavimento, a radiatore, a ventilcoventore, ecc.

L’acqua, il vettore di calore più utilizzato negli impianti termici, ha un calore specifico di 1 Kcal/Kg °C. Questo significa che, per esempio, dopo aver superato la fase solida, per raggiungere la temperatura di 80°C dovremo fornire ad ogni unità di massa circa 80 Kcal. Parte integrante di una centrale termica deve interessare il circolatore o la pompa in linea. Un buon dimensionamento di questo apparecchio, permette un funzionamento ottimale di tutto l’impianto termico.

Un circolatore deficitario, inficia anche il miglior progetto poiché una volta portato a regime di temperatura, non si ottiene la resa di riscaldamento calcolata, mentre un circolatore sovra dimensionato rischia di produrre sibili sgradevoli poiché per la velocità dicircolazione, non supportata da una adeguata sezione delle tubazioni, produce anche cavitazione.Quindi una particolare attenzione si deve riservare per ͞centrare l’obiettivo͟.

Un calcolo abbastanza preciso per conoscere la portata è il seguente: Q= P / 10000 dove Q è la portata in mc/h e P è la potenzialità della caldaia in Kcal/h mentre per conoscere la prevalenza cioe’ l’altezza che il fluido deve comodamente superare considerando le perdite di carico in un impianto a circuito chiuso: p= h * 0,28 dove p è la prevalenza in metri di c.a. e h è l’altezza del fabbricato in metri. Ad esempio: in un fabbricato con 5 piani alti 3 metri con una caldaia di 80.000 kcal/h si deve prevedere un circolatore che abbia come portata: Q= 80000 / 10000= 8 mc/h ed una prevalenza: p= 15 * 0,28= 4,2 m

Naturalmente questo calcolo deve essere supportato da altri fattori, ad esempio il dimensionamento dei tubi, l’eventuale intermissione di valvole di zona o intercettazioni che influiscono all’innalzamento delle perdite di carico, quindi il nostro consiglio è di affidarsi ad un progettista che valuti caso per caso le esigenze del committente. A chi ci legge ed applica queste formule sappia che servono unicamente per verificare e conoscere approssimativamente il circolatore da scegliere.